domenica 10 marzo 2013

La Venezia d'europa. Bruges










“Ogni città è uno stato d’animo; e quando vi si soggiorna, questo si comunica, si trasmette a noi come un fluido che, respirato con l’aria, entra a far parte del nostro corpo” Bruges la Morta – Georges Rodenbach.

La venezia dell’europa. Bruges (nome fiammingo Brugge) che è, tanto per cominciare, la città medievale meglio conservata d'Europa, la località più visitata del Belgio e, una seria candidata al titolo di città più romantica del continente. Questa piccola città conserva un fascino incredibile. Meta di molti turisti che vengono qui anche per la quantità di cibo e di cozze servite con le patatine fritte ( uno dei piatti tipici di questa città ). Bruges è senza dubbio uno dei gioielli del nord Europa, che offre al visitatore una ricca combinazione di storia e splendori architettonici fiamminghi in un centro città compatto e visitabile a piedi, che è stato riconosciuto Patrimonio dell'Umanità UNESCO nel 2000 (nel 2002 è stata anche Capitale Europea della Cultura). Bruges è stata una delle capitali culturali e commerciali d'Europa, il grande magazzino del continente, e ha sviluppato legami con la maggior parte del mondo allora conosciuto. La posizione centrale della piazza del mercato indica che questa è stato il cuore medievale della città. E’ una città non molto grande ma che ha molto fascino, per la sua architettura medievale e per i numerosi canali. 
Ci si può spostare utilizzando le varie barchette che la città mette a disposizione per i turisti ma anche per i suoi cittadini. Un bel giro per la città, attraversando canali e ponti. Una città dove non serve la macchina ma che spinge la sua popolazione a prendere il bus o la bicicletta. Bruges può essere così considerata una città con pochissimo inquinamento. Inoltre i suoi giardini che circondano le mura medievali sono un perfetto esempio di amore per la natura. Infatti vi sono rigorose regole da seguire se si vuole entrare nei parchi.
Altro aspetto importante è la dedizione alla cucina. Numerosi sono i piatti tipici come le cozze accompagnate con le patatine fritte e le numerose cioccolaterie che producono tantissime quantità di cioccolata.
Altro aspetto importante è la dedizione alla cucina. Numerosi sono i piatti tipici come le cozze accompagnate con le patatine fritte e le numerose cioccolaterie che producono tantissime quantità di cioccolata. Da non perdere la Festa dei Canali, appuntamento con un viaggio fatto sui canali con la luce delle candele, emozionate. Insomma una città da non perdere.

mercoledì 6 marzo 2013

Ore 7 del mattino


Era insopportabile, gridava tutto il tempo.
Sette del mattino, fuori è buio, anche dentro di me.
Accendo una sigaretta, faccio il caffè e riscaldo il latte per mia figlia.
Una figlia nata da un’unione non voluta, da una notte, da un incidente.

Il latte deve essere caldo, ma non troppo, ho solo 23 anni pensavo, e sono qui, in questo appartamento che odio, con le tende gialle, le uniche, che sono riuscita a comprare con i pochi dollari che ho messo da parte.
Non voglio questa vita, non voglio queste tende, e non voglio svegliarmi così presto la mattina.

Lei continua a piangere, continua a urlare, ed io cerco di calmarla, ma non è cosi, ed io sono stanca, stanca e depressa.
Se solo avessi chiuso quelle gambe quella maledetta notte.

Ore sette e dieci del mattino, il latte è pronto, mi avvicino alla culla, la prendo in braccio, la cullo, lei mi guarda, come se fossi un estranea, i suoi occhi sono diretti, freddi, e non mi lasciano respirare.

Ecco il latte, questo è quello che vuoi da me, e questo è quello che ti posso dare, ma smettila di guardami in questo modo.

Siamo distanti, siamo madre e figlia, siamo due persone che vivono nella stessa casa, ma siamo due estranee.
Ti lascio bere il tuo latte, ti appoggio nella culla, cerco di farti addormentare, forse un po’ di pace.

Prendo il mio caffè, le mie pillole, e un po’ di vodka, ma tu continua a gridare come se rimproverassi di una vita di merda che sto conducendo e di una altrettanta vita di merda che ti sto facendo vivere.

Prendo un cuscino, ti prendo in braccio, e dopo qualche minuto, tu non piangi più.

Fuori è giorno, apro la porta, la chiudo alle mie spalle e mi siedo sui gradini del palazzo, lei non piange ora, pensai, non più!


martedì 5 marzo 2013

Una giornata a Brighton o un week end?
















Chiunque abiti a Londra da un po', sa che nella sua vita c'è stato o ci sarà presto un fine settimana romantico a Brighton. Si prenderà il treno dalla stazione di London Bridge o un Bus che in una manciata di ore vi porterà direttamente al centro della città sul mare. Brighton è una bella città, antica e moderna, di circa 250.000 abitanti sulla costa sud, a 50 minuti in treno da Londra , quindi facilmente raggiungibile per una escursione di un giorno o due. Città storica dei pescatori. Infatti qui il pesce è davvero il piatto tipico e non si può venire a Brighton e non mangiare il famoso “ Fish & chips”. La città essendo la stazione Balneare della costa più vicina a Londra, gode di costante turismo, ma molto più raffinato rispetto ad altre località marine inglesi, attirando da sempre intellettuali e artisti. Con la sua aria cosmopolita, centinaia di ristoranti, vita notturna interessante e abbondanza di cultura, questa città è una delle principali risorse inglesi. Il Brighton Pier è  a seconda attrazione turistica più conosciuta dell' Inghilterra! Un grande pontile dove potete trovare ristoranti e divertimento e di notte lo spettacolo è assicurato dalle mille luci e fuochi artificiali che partono dalla parte più esterna del pontile. Nella città ci sono molte possibilità per lo shopping. Le famose Brighton Lanes, il quartiere popolare dello shopping per turisti e locali, è un labirinto di vicoli stretti che collega le principali strade della Old Town. Le North Laines, sono degne di una visita per comprare il regalo più inusuale o per il mercato di strada del sabato mattina. Per quanto riguarda la vita notturna, pare che Brighton sia la città con più café, bar, clubs e ristoranti rispetto al numero di abitanti che qualsiasi altra città in tutta la Gran Bretagna. Ci sono più di 50 club, per ogni gusto musicale. Brighton ha inoltre molti teatri di qualità come il Theare Royal, che ospita spesso produzioni del West End di Londra, il Gardner Arts Centre nella Sussex University e il Komedia Arts Centre nella North Laine. Il cinema più grande è l' Odeon sulla West Street. Per quanto riguarda i musei si possono visitare il rinnovato Brighton Museum, Hove Museum e Art Gallery, Preston Manor (un castello vittoriano), il Royal Pavilion, il Booth Museum (storia naturale) e il Sea Life Centre (acquario). Che cosa aspettate allora a venire?



lunedì 4 marzo 2013

Project 4 – David Breuer a man with many souls








David Breuer-Weil was born in London in 1965 and continues to live and work in North London. His work frequently explores ideas of humanity, history and existence, studying at Central Saint Martin’s School of Art and Clare College, Cambridge University. Breuer-Weil is famed for his monumental solo shows of vast painted canvases referred to as the Projects. ‘The Project’ was held in 2001 at the Camden Roundhouse; ‘Project 2’ was held at the Bargehouse, OXO Tower in 2003; ‘Project 3’ was then held in conjunction with the Ben Uri Gallery in 2007. ‘Project 4’ was held in the vaults beneath Waterloo station in February 2013. It was the largest exhibition of his work to date, featuring over 50 of his large scale canvases in a collection of 130 works. Alongside the Projects Breuer-Weil continues to work on a smaller scale producing works on paper, paintings and sculpture. His giant sculptures Visitor and Visitor 2 were included in Sotheby’s 2010 & 2011 ‘Beyond Limits’ exhibitions at Chatsworth House. In 2012 the work 'Emergence' was installed into Hanover Square, London, as part of the Westminster City of Sculpture'. Today the Project 4, the latest in the series of Breuer-Weil's epic solo projects, includes some 70 canvases alongside a number of sculptures. It’s a mix of colors. it fuses the themes of place with new concerns about the human condition and the artist's role as commentator and creator. “Humanity, philosophy and politics flit between the tragic and the joyous in a visual language that is as much absurdist as it is emotive”. A focal point of this new body of work is a heightened and politically topical interest in ideas of homeland, territory and belonging explored through an extended repertoire of familiar images such as fire and water, boxes, scrolls, books and feet with a new and expansive consideration of cosmology's prophetic and pseudo-scientific structures. The Project series represents Breuer-Weil’s most comprehensive production; it is a monument to humanity and modern life. Is a testament to the city that inspired it.

Extended by popular demand until 24 march 2013
The Vaults, Arch 233, Leake Street London SE1 7 NN

La Scienza in Fiamme






Napoli, più precisamente Bagnoli è in lutto. Il polo tecnologico aperto nella città di Napoli negli anni 90 si è spento. Fiamme ed esplosioni sono state le protagoniste di questo orrendo scenario. Durante una normale giornata l’ex area dell’Italsider, complesso vasto che nel corso degli anni novanta aveva ritrovato lo splendore di un tempo è stato assalito da un incendio. Ancora non si conoscono le cause di quanto è avvenuto, si ipotizza un gesto vandalico, ma non si escludono piste legate a comuni incidenti all’interno della fabbrica. Sul posto oltre ai tanti cittadini impauriti ed increduli, sono stati avvisati i vigili del fuoco  che insieme alla polizia hanno cercato di ricostruire la dinamica dei fatti. Si può soltanto affermare che i quattro capannoni avvolti nelle fiamme hanno cominciato a brillare dopo l’orario di chiusura al pubblico. Nessun ferito grave al momento. Un doveroso grazie ai vigili del fuoco, veri protagonisti di questa surreale vicenda, che nonostante le fiamme alte e le difficoltà di spengere il fuoco sono riusciti a salvare ciò che si poteva mettere in salvo. Al momento resta aperta la pista e molte domande. Sarà stato frutto di un tremendo incidente o dietro questa disavventura si nasconde un progetto vandalico ben studiato?

domenica 3 marzo 2013

Domus Artis Gallery in un Omaggio a Keith Haring


Chi può dire cosa sarebbe riuscito a produrre e reinterpretare Keith Haring se non fosse morto a soli 31 anni? .. dopo Picasso, Matisse, o Alechinsky, quanti stimoli e opere d’arte avrebbe fatto rivivere con il suo stile unico? Per l’occasione Domus Artis Gallery è lieta di ospitare “Omaggio a Keith Haring”, una selezione di opere dell'artista statunitense a cura di Andrea Ingenito. Domus Artis è una società che si occupa di intermediazione d'arte moderna e contemporanea su tutto il territorio nazionale. In mostra circa trenta lavori in cui le celebri figure danzanti, gli animali e il “radiant baby” di Haring si alternano e si rincorrono, in composizioni spesso ironiche e paradossali.  I suoi graffiti, tracciati inizialmente nelle stazioni della metropolitana newyorchese, sono stati trascritti ed utilizzati nei contesti e sui materiali più diversi, confluendo ben presto in un linguaggio visuale universalmente riconosciuto. Egli stesso ha spinto molti “nuovi” artisti ad una forma di linguaggio che fosse diversa dalle altre, non convenzionale. Le sue opere affrontano temi universali come nascita, morte, sesso e guerra, promuovono messaggi di pace e fratellanza, denunciano le conseguenze disastrose del nucleare e dell'uso smodato della televisione, piegando la pubblicità a fini artistici e sociali. Nella sua breve ma intensa carriera (muore di AIDS il 16 febbraio del 1990 a soli trentuno anni) Haring ha partecipato ai più prestigiosi appuntamenti internazionali. La vitalità del suo linguaggio, il suo impegno nella lotta contro la discriminazione e l'AIDS lo rendono un'icona universale del mondo contemporaneo. Il concept della Domus Artis Gallery prevede l'alternarsi di mostre di artisti contemporanei con Omaggi, ovvero esposizioni di opere selezionate di maestri storicizzati. In due parole: Emozione e Investimento. La cornice ideale per fruire delle opere di Keith Haring non è infatti rappresentata solo dal “wild side” cantato da Lou Reed o dalle graffianti e cupe atmosfere dei Velvet Underground, ma soprattutto da una densa varietà di linguaggi “sub-urbani”quali la musica dance, la Street Art e la break-dance che, proprio nell’epoca di maggior attività dell’artista, conoscevano nuove forme stilistiche nella definizione di una loro specifica identità.“Haring non ha mai smesso di credere che l’arte fosse capace di trasformare il mondo, poiché gli attribuiva un’influenza positiva sugli uomini. « Mi è sempre più chiaro che l'arte non è un'attività elitaria riservata all'apprezzamento di pochi. L'arte è per tutti e questo è il fine a cui voglio lavorare » (Keith Haring)


Sei stanco del solito panino? allora prova il Balance


E chi lo dice che a Londra non si mangia bene? Ve lo dice uno che passa il suo tempo libero  alla scoperta di ristoranti e posti nuovi. Ovviamente dando sempre un rapido sguardo ai prezzi. Londra è la capitale dell’Europa e come tale abbraccia tantissime culture, il miglior modo per conoscerne una? Gustarla. In che modo? Siediti a tavola, ordina qualcosa di tipico, mastica piano, chiudi gli occhi per un secondo e manda giù magari con un sorso di vino o se sei astemio bevi acqua.  Le strade di Londra sono piene di ristoranti e di mercati che mostrano la loro fierezza nel cibo. Non si può dire di no. Qualsiasi cosa tu voglia qui lo  puoi trovare. Non pensare come fanno in molti, soprattutto italiani che non troverai mai cibo italiano. Non è vero. Te lo dimostro. Ci sono tantissimi ristoranti italiani. Ovviamente non tutti a parer mio sono buoni, ma molti sono veramente ottimi. Ma perché decidere di mangiare sempre italiano? Ti propongo una serata carina. Ci stai? Allora troviamoci a Soho, il quartiere più centrale di Londra, qui trovi tutto quello che vuoi mangiare. Iniziamo prima con un caffè. Ti porto da Caffè nero, li puoi gustare il vero caffè italiano, o se  vuoi un buon cappuccino. La panna non è come la nostra, ma il resto devo dire la verità non è male. Dopo il caffè, decidiamo di andare a mangiare. Ti porto in un uno dei miei ristoranti preferiti. Si chiama “ Balance” . Atmosfera amichevole, prezzi ragionevoli, servizio veloce e qualità ottima. Questi sono gli ingredienti di questa cena. E non ha ancora ordinato. E’ anche molto semplice arrivarci visto che si trova al centro di Londra, basta usare la tube o il bus. Il menù presenta di tutto, dalle colazioni inglesi ai vari tipi di pasta, fino ai piatti più buoni: i panini. Credo di non aver mai e poi mai amato così tanto un panino. Io prendo sempre lo stesso, ma mi piace alle volte cambiare, rigorosamente sempre con extra bacon. Il ristorante è una zona strategica ed è uno dei ristoranti che è aperto 24 su 24 per cui non rischi mai di morire di fame. Ci sono spesso i piatti dei giorno, su una lavagna puoi scegliere quello che offre lo Chef giorno per giorno. Il locale ha due spazi separati, un ristorante che definirei più elegante e l’altro quello che  è più giovanile. In questo ristorante hai inoltre la possibilità di diventare membro. Attraverso una carta-consumatore ogni volta che mangi al ristorante accumuli punti e ricevi sconti. Che aspetti allora, sei a Londra e non sai dove mangiare? vai da Balance e non aspettare!



Londra 2013