venerdì 29 novembre 2013

Isabel Marant and H&M




Skinny jeans, denim shirts, trainers or ankle boots: fashion statement pieces that make you look fabulous. Definition from the French fashion designer Isabel Marant. With H&M’s decision to collaborate with the French designer, these exciting pieces are now finally in stores and online.
"This collaboration with H&M was a very nice opportunity to do what I love in my collections and share this love with a wider public," Marant said in a recent video. The partnership includes the same kind of cool clothes her female customers have loved for years, as well as her first efforts for men and tweens.

Some are recognizable pieces. For example, a skinny, leggy silhouette but grounded by the masculine, a bit rock 'n' roll, a bit global traveler. She is proud of her ethnic craftmanship: simple but 'not very minimalist'. In short, it's how women want to dress now and after. She has always designed for herself,  in an industry where many womenswear creative directors are male. 'It's true that I am my own muse”, she said. In an interview, she remarked: “ I don't like this word but when I studied fashion my director said, "You shouldn't want others to wear things that you won't wear yourself,"- and that's something that never left me.
Her new personal collection comprises tight jeans, flats and a sweatshirt or a jumper. As an addition, a chic jacket or a coat. This collection is quite androgonystic but at same time very feminine but she always need to break it with something very masculine. She doesn’t like to share the world in two pieces, and loves to create new pieces for all ages. Isabel Marant shakes her soul to find her instinct for the new collection. Marant said that it is an amazing surprise to find her collection arrive in so many stores after six months of hard work,. She is very proud about this project and also with the H&M team.

“For me it was really the best as a stylist I love the challenges, but I want my clothes to be worn by real people in everyday life at good rates”.
That’s Isabel Marant. Welcome to her world.


Simone Palermo

martedì 19 novembre 2013

Il nuovo album di Giorgia: Senza Paura







Roma, Londra, Los Angeles – Giorgia la cantante romana, esce con un nuovo e inatteso album: “Senza Paura”. Un album importante perché mette a nudo le sue fragilità, le sue paure e le sue ansie, ma soprattutto la sua voglia di essere madre e donna. Un passo importante che ha spinto la stessa cantante, a registrare un album senza freni, senza dover correggere i suoi errori “ Ho registrato questo disco, come se cantassi dal vivo “ ha dichiarato. Per lei la perfezione non deve esistere, anche le note stonate sono da considerare musica. Oggi lo fa, in una chiave internazionale, che la spinge ( avendo paura dell’aereo ) a registrare a Londra e a Los Angeles, duettando con Alicia Keys in I will pray e poi con il cantante inglese uscito da X Factor Olly Murs in Did I lose you, non mancano però le collaborazioni con i colleghi italiani, basti ricordare Ivano Fossati in Oggi vendo tutto. Insomma un disco nuovo, una nuova Giorgia, un viaggio nel mondo. Questo è il segreto dell’album. Il suo nuovo disco suona rotondo e compiuto, con un occhio al suono del mondo, tra strumenti suonati ed elettronica, registrato in gran parte ai Sunset Studios di Los Angeles con musicisti di prim’ordine e l’attenta produzione di Michele Canova. Non capita tutti i giorni di avere Alicia Keys nel proprio disco. Un motivo di orgoglio per lei, ma che per noi, che abbiamo assistito all’evoluzione della cantante fin dai suoi esordi, quando vince Sanremo giovani negli anni 90. E sulla collaborazione con Alicia Keys dice: “Ci ho provato, anche se non credevo mai potesse andare a buon fine. Le abbiamo spedito il pezzo, cantato da me in italiano e lei si è presa del tempo per provare a cantarlo. Sono passati mesi. Poi a sorpresa, a disco praticamente finito, è arrivata la risposta. Lei se l’è fatto tradurre, adattare, ma poi ha voluto cantare delle frasi in italiano, che è ancora più sorprendente”. Così piano piano Giorgia è riuscita a togliersi molte soddisfazioni, ma la più grande è certamente quella di aver potuto incidere un disco che la rappresenta pienamente. “È un punto di incontro di tante cose con cui ho combattuto per anni, senza riuscire ad amalgamarle del tutto, la scrittura, il canto, gli arrangiamenti, diciamo che alla fine è come se mi fossi riunita, completamente”. La nuova Giorgia è più consapevole, meno ingenua, ma senza per questo perdere la freschezza della passione del canto, di quel dono che fin da adolescente ha segnato la sua vita, e forse finalmente “senza paura”. Conclude dicendo: “Penso che sia il disco dei miei 50 anni”

Simone Palermo
19/11/2013

lunedì 9 settembre 2013

Diana- Il Film

LONDRA- “Disastroso”, “Imbarazzante”, “Incredibilmente terribile”, “triste”, “a buon mercato”, “uno schianto stradale cinematografico”. Con queste parole la stampa inglese ha descritto il film su Lady D che ancora deve uscire nelle sale italiane. Il critico del Guardian ha aperto il suo pezzo scrivendo “Povera principessa Diana”. Il Times ha parlato di una sceneggiatura “contorta ed imbarazzante”, paragonabile a quella delle soap-opera. Insomma la stampa inglese non sembra aver gradito il film biografico su Lady Diana interpretato da Naomi Watts e diretto da Oliver Hirschbiegel, che è uscito nelle sale il 3 ottobre con il titolo di “Diana – la vita segreta”. Alla prima mondiale del film Diana a Londra, l'attrice protagonista Naomi Watts confessa di aver avuto paura nell'interpretare il ruolo di Lady Diana. "Avevo paura di interpretare il ruolo della donna più famosa del mondo. Come ci si può calare in un personaggio così?” afferma in una sua intervista. Il film è sicuramente il più atteso nelle sale di quest'autunno e racconta gli ultimi anni di vita della principessa gallese Diana. Non è difficile capire come mai il regista Oliver Hirschbiege abbia scelto proprio la bella Naomi Watts per interpretarne il ruolo. "Per me Naomi era l'unica a poter rivestire quel ruolo” - ha detto il regista tedesco – “Non solo intepreta, diventa Diana”.Ma non sono bastati i suoi elogi e nemmeno l’impegno della Watts ad addolcire il pubblico. Non è la storia della principessa triste, ma il racconto degli ultimi due anni della storia d’amore con "Mr. Wonderful", il cardiochirurgo anglopachistano Hasnat Khan, fino al tragico finale parigino accanto a un altro uomo, Dodi Al-Fayed. Non sono mancati, tuttavia, alcuni commenti positivi, in particolar modo quelli del Daily Express rivolti all’attrice Naomi Watts e al modo in cui ha saputo riprodurre il linguaggio del corpo di Diana. La stessa attrice afferma: “ Ho studiato il modo di camminare, di ridere e addirittura di pettinarsi di Lady D, ho messo in scena discussioni calandosi perfettamente nella parte, ho letto qualsiasi libro che potesse in qualche maniera aiutarmi a far rivivere la principessa sul grande schermo”. Di particolare importanza è il gap anagrafico che ha unito l’attrice con la “sua” Diana, (Lady D aveva 36 anni quando morì nel 1997, la Watts ne compie 45 il 28 settembre), ma questo non ha però frenato la Watts a finire il film nonostante avesse paure e timori e in una intervista a Parigi confessa: "Lo so, lo so, non ho niente di Diana a parte gli occhi blu”ed ho rifiutato questo ruolo due volte, poi ho capito che il film si sarebbe fatto con o senza di me e non mi piaceva l'idea che a fare Diana fosse un'altra". E tra il calore per chi ha amato la sua interpretazione nel film e chi invece ha preso le distanze, la Watts ci tiene a sottolineare che si è sentita onorata di essere presa in considerazione per questo film, e alle pesanti critiche conclude dicendo:  “Gli Inglesi credono che Lady D sia di loro possesso". Il film sarà distribuito nei cinema italiani ad ottobre dalla Bim Distribution.




                                                                                                                                         


Simone Palermo


Dans le noir, il ristorante al buio

"Bisogna lasciare fuori al ristorante, qualsiasi forma di luce e di sicurezza e farsi affidare completamente dai camerieri e sicuramente da un pizzico di coraggio"

Londra- Ti sei mai chiesto come si sente un non vedente? hai mai provato anche solo ad immaginare quanto diversa sia la sua vita? quanto anche il cibarsi sia un meccanismo che richiede l’intervento di tutti i sensi? Dans le noir, propone un’esperienza unica nel suo genere, dove in maniera divertente, i ruoli per una volta si invertono, e sei tu il non vedente, perché i camerieri, non vedenti anche loro, sono totalmente a loro agio, mentre tu, sei perso nel vuoto nel buio più totale. Sembra di essere sul set di un film horror, buio attorno a te, mani che ti sfiorano e che non vedi, voci e odori e qualche candela accesa in lontananza. Prima di scappare da questo posto, pensa che sarà una delle esperienze più bizzarre della tua vita. Il menu è pressoché a sorpresa, puoi scegliere sia quello di carne che quello di pesce, di verdure o a sorpresa, ma non sai realmente cosa mangerai e riscopri il piacere del gusto, del tatto e dell’udito. Lacucina è ottima ed abbondante, forse un po’ più caro rispetto ad altri ristoranti, ma sicuramente unica nel suo genere. L’impatto non è facile, si è guidati letteralmente dai camerieri al tavolo, per la scarsa luce presente nel locale, probabilmente urterai con i piedi o con le gambe ai tavoli che ti circondano, non ti preoccupare non sarai l’unico. Bisogna lasciare fuori al ristorante, qualsiasi forma di luce e di sicurezza e farsi affidare completamente dai camerieri e sicuramente da un pizzico di coraggio. Un ristorante diverso con sede anche a Parigi e che con il suo “concetto al buio “ sta avendo un discreto consenso anche in altri paesi d’Europa. Sono quattro i menu a sorpresa oltre quello vegetariano con prezzi che variano dalle 29 sterline alle 32, dipende da cosa decidete di mangiare. Non si sa mai cosa e dove andare a mangiare durante la settimana, ma soprattutto nel weekend, una location carina, che ospita feste e ricevimenti di ogni genere. Si trova al centro di Londra ed è raggiungibile con la metro. Se si è curiosi e coraggiosi allora questo è il posto giusto. E come disse William Shakespeare “There is no darkness, but ignorance” ( Non c’è buoi, ma ignoranza ) provare per crederci.



                                                                                                                                          Simone Palermo

Il Gallo Blu


Londra-  Un gallo blu sovrasta la piazza a Trafalgar Square. E mentre la scultrice dell’opera rimane incredula per tanto clamore, proteste e manifestazioni da diverse associazioni tradizionaliste e nazionaliste, ( tra cui la Thorney Island Society) , definiscono l’opera del tutto “inappropriata”. Chi poteva mai immaginare che camminando un giorno per la città, ci si poteva imbattere in un gallo alto cinque metri?. Ma la domanda è una sola, che ci fa un gallo su una colonna di Trafalgar Square? La colonna per chi non lo sapesse è quella su cui, cinquant’anni fa, avrebbe dovuto prendere posto la statua equestre di re Guglielmo IV, mai portata a termine: rimasta vuota, accoglie dal 1998 sculture temporanee di artisti internazionali, allestite ognuna per diciotto mesi. 
L’artista tedesca Katharina Fritsch, ha realizzato così una scultura in fibra di vetro impiegando ben due anni e ha scelto proprio la città di Londra per presentarla. Ma la scultura non è vista bene in terra britannica, poiché il gallo pare sia il simbolo della Francia. La domanda che tutti si sono posti è stata:  Cosa ci fa un simbolo francese in terra britannica?Una provocazione?. Katharina Fritsch ci tiene a spiegare di non essere al corrente del fatto che, il galletto, è anche il simbolo non ufficiale della Francia. Il volatile gigante infatti oltre al “simbolo” provocativo, assume quindi una valenza ironica, dal momento che, la famosa piazza londinese, nacque per celebrare la sconfitta dei francesi nella battaglia di Trafalgar, evento in cui Lord Nelson perse la vita. Per la Fritsch, l’opera è in realtà una scultura femminista, perché creata da una donna, in una città simbolo del business e caratterizzata da una forte cultura maschile. Come interpretare, dunque questa scultura? La prima cosa che conta, per la Fritsch, è l’impatto visivo dei suoi monocromi ispirati a un comunissimo bestiario: gatti, serpenti, topi, elefanti. “ Parallelamente, la sfida è quella di estrapolare dal reale dei soggetti – animali, ma anche personaggi noti, icone sacre, simboli politici e culturali – calarli nel neutro del filtro monocromo, affidarli a una perfezione innaturale e quindi aprirli a molteplici interpretazioni. Enfatizzando il gap tra realtà e rappresentazione, tra immagine e oggetto” afferma la scultrice. Nello specifico, sono tre i concetti che si incarnerebbero nell’opera:  Rigenerazione, risveglio, forza. Insomma, il gallo blu sarebbe una specie di nobile guerriero o sentinella, presenza celeste che osserva dall’alto la città, un po’ dominandola, un po’ sorvegliandola. E a noi allora non ci resta che salutarlo ogni volta che lo vediamo e augurarci che non canti troppo presto la mattina.

Simone Palermo

martedì 11 giugno 2013

Hai voglia di relax? New Forest ti aspetta

Hai voglia di relax e tranquillità? Non riesci a trovare la tua oasi di pace a Londra? Nessun problema, basta salire sul treno e dopo circa due ore, arrivare in paradiso. New Forest. Comodamente dalla stazione di Waterloo esiste un treno che vi porterà al centro della foresta. Luoghi magici e incantevoli per chi ama la tranquillità e il relax senza abbandonare però il piacere della buona tavola. Infatti qui troverete tantissimi ristoranti tipici dove degustare piatti tipici del posto ( dalla carne al pesce ) e senza spendere tanti soldi. Non siete obbligati a restare qualche giorno vista la poca distanza da Londra, ma se volete spendere qualche giorno in più, allora siete nel posto giusto. Numerosissimi Cottages vi aspettano. Piccole casette in stile "Alice nel paese delle meraviglie " vi faranno sentire a casa. "Coccolati". Ogni cottage vanta un numero limitato di camere, stiamo parlando di 3, 4 massimo 5 stanze. Questo permette al "locandiere" di poter avere un rapporto diretto con voi, visto il numero minimo di ospiti nel cottage e di conseguenza per voi, essere praticamente in un luogo dove sarete serviti senza dover essere considerati come il ventesimo ospite di turno.  Ogni stanza inoltre ha solito avere un giardino o un piccolo terrazzo, dove poter bere tea per esempio. Se volete invece visitare il "Village " sappiate che il centro della città è piccolo per cui può essere visitato a piedi o in bicicletta ( mezzo più comune ). Qui le attività ricreative non mancano. Amanti dei percorsi in bici potranno, affittare tandem, o semplicemente biciclette ( munite di cartina per addentrarsi nella foresta ) e scoprire la natura intorno. Il parco è vermamente molto vasto per cui è opportuno scegliere quale parte visitare. Nel cammino non abbiate paura di incontrare cavalli o mucche allo stato brado. Questi animali possono trovarsi per strada come nei parchi che costeggiano le strade, abbiate il buon senso di non spaventarli e di lasciarli in pace. Siamo sempre nel loro habitat. Per chi invece è amante dei cavalli, questo è praticamente il paradiso. Tantissimi maneggi vi aspettano. Cavalli di ogni razza. Sei pronto a partire?






lunedì 15 aprile 2013

Hai voglia di giapponese a Londra?


Avete voglia di qualcosa di giapponese? Magari di elegante, a buon prezzo ma senza rinunciare alla qualità? Allora se siete a Londra non potete perdere il ristorante Satsuma. Molti sono gli elementi di successo di questo ristorante. In primo luogo la location, sono sempre posizionati in ottimi posti facili da raggiungere; inoltre all’interno trovate sempre una ottima atmosfera seguita da un servizio eccellente. Da non dimenticare l’arredamento, tipico stile giapponese. Ed infine i prezzi vantaggiosi che spingono molte persone a scegliere questo ristorante per pranzo e per cena. Di fondamentale importanza è la freschezza del cibo, cucinato al momento. Ci sono moltissime varietà di piatti, da quelli vegetariani, a quelli a base di carne. Potete gustare quindi pesce o carne, e assaggiare le loro bevande. I prezzi sono competitivi, non andrete a spendere più di venti sterline, ovviamente se avete voglia di qualcosa di più ricercato il prezzo si alza. Potete richiedere alla fine della cena, la carta per i clienti, questa vi darà la possibilità ogni volta che andate in questo ristorante di ricevere il 10% di sconto sul prezzo finale. Ottimo no? Non perdere questa occasione, se siete stanchi dei solito ristoranti o se siete in giro e non sapete dove e cosa mangiare, fate un salto qui e non ve ne pentirete.


domenica 10 marzo 2013

La Venezia d'europa. Bruges










“Ogni città è uno stato d’animo; e quando vi si soggiorna, questo si comunica, si trasmette a noi come un fluido che, respirato con l’aria, entra a far parte del nostro corpo” Bruges la Morta – Georges Rodenbach.

La venezia dell’europa. Bruges (nome fiammingo Brugge) che è, tanto per cominciare, la città medievale meglio conservata d'Europa, la località più visitata del Belgio e, una seria candidata al titolo di città più romantica del continente. Questa piccola città conserva un fascino incredibile. Meta di molti turisti che vengono qui anche per la quantità di cibo e di cozze servite con le patatine fritte ( uno dei piatti tipici di questa città ). Bruges è senza dubbio uno dei gioielli del nord Europa, che offre al visitatore una ricca combinazione di storia e splendori architettonici fiamminghi in un centro città compatto e visitabile a piedi, che è stato riconosciuto Patrimonio dell'Umanità UNESCO nel 2000 (nel 2002 è stata anche Capitale Europea della Cultura). Bruges è stata una delle capitali culturali e commerciali d'Europa, il grande magazzino del continente, e ha sviluppato legami con la maggior parte del mondo allora conosciuto. La posizione centrale della piazza del mercato indica che questa è stato il cuore medievale della città. E’ una città non molto grande ma che ha molto fascino, per la sua architettura medievale e per i numerosi canali. 
Ci si può spostare utilizzando le varie barchette che la città mette a disposizione per i turisti ma anche per i suoi cittadini. Un bel giro per la città, attraversando canali e ponti. Una città dove non serve la macchina ma che spinge la sua popolazione a prendere il bus o la bicicletta. Bruges può essere così considerata una città con pochissimo inquinamento. Inoltre i suoi giardini che circondano le mura medievali sono un perfetto esempio di amore per la natura. Infatti vi sono rigorose regole da seguire se si vuole entrare nei parchi.
Altro aspetto importante è la dedizione alla cucina. Numerosi sono i piatti tipici come le cozze accompagnate con le patatine fritte e le numerose cioccolaterie che producono tantissime quantità di cioccolata.
Altro aspetto importante è la dedizione alla cucina. Numerosi sono i piatti tipici come le cozze accompagnate con le patatine fritte e le numerose cioccolaterie che producono tantissime quantità di cioccolata. Da non perdere la Festa dei Canali, appuntamento con un viaggio fatto sui canali con la luce delle candele, emozionate. Insomma una città da non perdere.

mercoledì 6 marzo 2013

Ore 7 del mattino


Era insopportabile, gridava tutto il tempo.
Sette del mattino, fuori è buio, anche dentro di me.
Accendo una sigaretta, faccio il caffè e riscaldo il latte per mia figlia.
Una figlia nata da un’unione non voluta, da una notte, da un incidente.

Il latte deve essere caldo, ma non troppo, ho solo 23 anni pensavo, e sono qui, in questo appartamento che odio, con le tende gialle, le uniche, che sono riuscita a comprare con i pochi dollari che ho messo da parte.
Non voglio questa vita, non voglio queste tende, e non voglio svegliarmi così presto la mattina.

Lei continua a piangere, continua a urlare, ed io cerco di calmarla, ma non è cosi, ed io sono stanca, stanca e depressa.
Se solo avessi chiuso quelle gambe quella maledetta notte.

Ore sette e dieci del mattino, il latte è pronto, mi avvicino alla culla, la prendo in braccio, la cullo, lei mi guarda, come se fossi un estranea, i suoi occhi sono diretti, freddi, e non mi lasciano respirare.

Ecco il latte, questo è quello che vuoi da me, e questo è quello che ti posso dare, ma smettila di guardami in questo modo.

Siamo distanti, siamo madre e figlia, siamo due persone che vivono nella stessa casa, ma siamo due estranee.
Ti lascio bere il tuo latte, ti appoggio nella culla, cerco di farti addormentare, forse un po’ di pace.

Prendo il mio caffè, le mie pillole, e un po’ di vodka, ma tu continua a gridare come se rimproverassi di una vita di merda che sto conducendo e di una altrettanta vita di merda che ti sto facendo vivere.

Prendo un cuscino, ti prendo in braccio, e dopo qualche minuto, tu non piangi più.

Fuori è giorno, apro la porta, la chiudo alle mie spalle e mi siedo sui gradini del palazzo, lei non piange ora, pensai, non più!


martedì 5 marzo 2013

Una giornata a Brighton o un week end?
















Chiunque abiti a Londra da un po', sa che nella sua vita c'è stato o ci sarà presto un fine settimana romantico a Brighton. Si prenderà il treno dalla stazione di London Bridge o un Bus che in una manciata di ore vi porterà direttamente al centro della città sul mare. Brighton è una bella città, antica e moderna, di circa 250.000 abitanti sulla costa sud, a 50 minuti in treno da Londra , quindi facilmente raggiungibile per una escursione di un giorno o due. Città storica dei pescatori. Infatti qui il pesce è davvero il piatto tipico e non si può venire a Brighton e non mangiare il famoso “ Fish & chips”. La città essendo la stazione Balneare della costa più vicina a Londra, gode di costante turismo, ma molto più raffinato rispetto ad altre località marine inglesi, attirando da sempre intellettuali e artisti. Con la sua aria cosmopolita, centinaia di ristoranti, vita notturna interessante e abbondanza di cultura, questa città è una delle principali risorse inglesi. Il Brighton Pier è  a seconda attrazione turistica più conosciuta dell' Inghilterra! Un grande pontile dove potete trovare ristoranti e divertimento e di notte lo spettacolo è assicurato dalle mille luci e fuochi artificiali che partono dalla parte più esterna del pontile. Nella città ci sono molte possibilità per lo shopping. Le famose Brighton Lanes, il quartiere popolare dello shopping per turisti e locali, è un labirinto di vicoli stretti che collega le principali strade della Old Town. Le North Laines, sono degne di una visita per comprare il regalo più inusuale o per il mercato di strada del sabato mattina. Per quanto riguarda la vita notturna, pare che Brighton sia la città con più café, bar, clubs e ristoranti rispetto al numero di abitanti che qualsiasi altra città in tutta la Gran Bretagna. Ci sono più di 50 club, per ogni gusto musicale. Brighton ha inoltre molti teatri di qualità come il Theare Royal, che ospita spesso produzioni del West End di Londra, il Gardner Arts Centre nella Sussex University e il Komedia Arts Centre nella North Laine. Il cinema più grande è l' Odeon sulla West Street. Per quanto riguarda i musei si possono visitare il rinnovato Brighton Museum, Hove Museum e Art Gallery, Preston Manor (un castello vittoriano), il Royal Pavilion, il Booth Museum (storia naturale) e il Sea Life Centre (acquario). Che cosa aspettate allora a venire?



lunedì 4 marzo 2013

Project 4 – David Breuer a man with many souls








David Breuer-Weil was born in London in 1965 and continues to live and work in North London. His work frequently explores ideas of humanity, history and existence, studying at Central Saint Martin’s School of Art and Clare College, Cambridge University. Breuer-Weil is famed for his monumental solo shows of vast painted canvases referred to as the Projects. ‘The Project’ was held in 2001 at the Camden Roundhouse; ‘Project 2’ was held at the Bargehouse, OXO Tower in 2003; ‘Project 3’ was then held in conjunction with the Ben Uri Gallery in 2007. ‘Project 4’ was held in the vaults beneath Waterloo station in February 2013. It was the largest exhibition of his work to date, featuring over 50 of his large scale canvases in a collection of 130 works. Alongside the Projects Breuer-Weil continues to work on a smaller scale producing works on paper, paintings and sculpture. His giant sculptures Visitor and Visitor 2 were included in Sotheby’s 2010 & 2011 ‘Beyond Limits’ exhibitions at Chatsworth House. In 2012 the work 'Emergence' was installed into Hanover Square, London, as part of the Westminster City of Sculpture'. Today the Project 4, the latest in the series of Breuer-Weil's epic solo projects, includes some 70 canvases alongside a number of sculptures. It’s a mix of colors. it fuses the themes of place with new concerns about the human condition and the artist's role as commentator and creator. “Humanity, philosophy and politics flit between the tragic and the joyous in a visual language that is as much absurdist as it is emotive”. A focal point of this new body of work is a heightened and politically topical interest in ideas of homeland, territory and belonging explored through an extended repertoire of familiar images such as fire and water, boxes, scrolls, books and feet with a new and expansive consideration of cosmology's prophetic and pseudo-scientific structures. The Project series represents Breuer-Weil’s most comprehensive production; it is a monument to humanity and modern life. Is a testament to the city that inspired it.

Extended by popular demand until 24 march 2013
The Vaults, Arch 233, Leake Street London SE1 7 NN

La Scienza in Fiamme






Napoli, più precisamente Bagnoli è in lutto. Il polo tecnologico aperto nella città di Napoli negli anni 90 si è spento. Fiamme ed esplosioni sono state le protagoniste di questo orrendo scenario. Durante una normale giornata l’ex area dell’Italsider, complesso vasto che nel corso degli anni novanta aveva ritrovato lo splendore di un tempo è stato assalito da un incendio. Ancora non si conoscono le cause di quanto è avvenuto, si ipotizza un gesto vandalico, ma non si escludono piste legate a comuni incidenti all’interno della fabbrica. Sul posto oltre ai tanti cittadini impauriti ed increduli, sono stati avvisati i vigili del fuoco  che insieme alla polizia hanno cercato di ricostruire la dinamica dei fatti. Si può soltanto affermare che i quattro capannoni avvolti nelle fiamme hanno cominciato a brillare dopo l’orario di chiusura al pubblico. Nessun ferito grave al momento. Un doveroso grazie ai vigili del fuoco, veri protagonisti di questa surreale vicenda, che nonostante le fiamme alte e le difficoltà di spengere il fuoco sono riusciti a salvare ciò che si poteva mettere in salvo. Al momento resta aperta la pista e molte domande. Sarà stato frutto di un tremendo incidente o dietro questa disavventura si nasconde un progetto vandalico ben studiato?